Angkor Wat – Cambogia

Siem Reap, Cambogia, 28-30 novembre 2014

Fa un caldo pazzesco e il cielo è bianco per la grande umidità.

giovane monaco (Angkor Wat, Cambogia)

giovane monaco (Angkor Wat, Cambogia)

In tuk tuk percorro la strada tra Siem Reap e il check point di uno dei siti archeologici più grandi del mondo. Non vedo l’ora di arrivare. Mr Chowmrum mi indica il grande bacino d’acqua quieta che costeggia l’Angkor Wat, così grandioso da sembrare un vero e proprio lago. E’ da un paio di chilometri che la carreggiata grigia e polverosissima ha lasciato spazio ad una bella strada che costeggia ampi boschi, dove scorrazzano centinaia di scimmie. Stiamo entrando nella giungla.

stupa (Angkor Wat, Cambogia)

stupa (Angkor Wat, Cambogia)

L’umidità è veramente insopportabile: guardo la bottiglia d’acqua che ho comprato a Siem Reap e mi accorgo che sto bevendo in continuazione quasi senza aver alcun sollievo. Chowmrum rallenta e d’improvviso compaiono le cupole di Angkor Wat il più grande edificio religioso del mondo. Semplicemente magnifico. Il tempio è circondato da un grandissimo fossato, un gigantesco rettangolo dai lati di oltre un chilometro, che si attraversa percorrendo un lungo ponte di arenaria che conduce alla prima cinta muraria. E lì, con le grandi torri ancora in lontananza, si cominciano a vedere anche alcune costruzioni che svettano dall’erba verde e curatissima. Piccoli stupa in pietra ricoperti da muschi, antiche biblioteche, scalinate che conducono a sentieri in mezzo al prato interno. Attraverso il portico ovest, osservando una grande statua di Vishnu ai piedi della quale bruciano incensi e un monaco bambino con la veste arancione che se ne sta seduto all’ombra.

bassorilievo (Angkor Wat, Cambogia)

bassorilievo (Angkor Wat, Cambogia)

Imbocco la camminata rialzata in mezzo ai prati che conduce al tempio centrale e che termina proprio davanti a due pozze d’acqua dove il tempio si specchia in un’immagine indimenticabile. La parte più interna di Angkot Wat ha bellissimi bassorilievi scolpiti per una lunghezza di quasi un chilometro: raffigurazioni epiche, elefanti, personaggi del poema del Ramayana, raffigurazioni del Paradiso e dell’Inferno, demoni, animali e l‘Oceano di Latte. Facendomi coraggio, non si riesce quasi a respirare dal caldo, salgo la ripida scalinata fin quasi sulle cuspidi superiori osservando dall’alto tutta la spianata orientale dove molti bambini stanno giocando sotto gli alberi e dove numerose donne con il falcetto in mano sono intente a tagliare l’erba di quell’enorme prato.

Quasi non mi accorgo del tempo che passa, velocissimo, ma le ombre già si stanno allungando su questo indescrivibile luogo di arte e di natura rigogliosa. E’ tempo di andare verso l’Angkor Tom.

Link utili:

Unesco World Heritage – Scheda di Angkor Wat (english)

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