Banteay Srei – Cambogia

30 novembre 2014.

Sarebbe stata un’altra splendida giornata da trascorrere alla scoperta dei meravigliosi templi immersi nella foresta.

Banteay Srei, bassorilievo (Siem Reap, Cambogia)

Banteay Srei, bassorilievo (Siem Reap, Cambogia)

Chowmrum era lì, che mi aspettava col suo remork(1) nello spiazzo appena fuori dall’hotel: ci sarebbe voluta quasi un’ora per raggiungere il bel tempio di Banteay Srei, a oltre 30 chilometri a nord est di Siem Reap. Era mattina presto ma, come al solito, faceva già caldissimo e l’umidità dell’aria appannava gli occhiali da sole. Oltrepassammo le polverosissime strade della cittadina dove molte donne erano già al lavoro, intente a spazzare i marciapiedi utilizzati più che altro come parcheggio per centinaia di motociclette. Passammo nuovamente accanto al bacino dell’Angkor Wat (meraviglia!) ed entrammo quindi nella zona del complesso templare dell’Angkor Thom a quell’ora appena illuminato dai primi raggi di sole del mattino, che penetravano tra la fitta vegetazione. Davanti a noi c’era un’elefante che procedeva lentamente, ingombrando la strada, mentre alcune scimmie si stavano riposando all’ombra degli alberi. Il silenzio della foresta era rotto dal fischio di numerosi uccelli che svolazzavano di ramo in ramo.

Imboccando la strada più scorrevole che ci avrebbe portato a destinazione, il paesaggio cambiò velocemente: gli imponenti arbusti della giungla lasciarono il posto alle vaste risaie, dalle quali svettavano alcune palme solitarie che parevano gli alberi di qualche imbarcazione che navigava in un mare verde smeraldo. In poco tempo raggiungemmo la nostra destinazione.

ninfee sullo stagno del tempio (Banteay Srei, Cambogia)

ninfee sullo stagno del tempio (Banteay Srei, Cambogia)

Il tempo si trova in una bellissima zona tutta stretta tra aree coltivate, stagni, lembi di foresta e un piccolo fiume che scorre placido. Oltrepassando la cancellata di ingresso percorremmo a piedi una stradina in terra battuta ai lati della quale, in mezzo agli acquitrini, c’erano numerosi bufali d’acqua che brucavano placidamente sotto lo sguardo un po’ annoiato di una donna scalza. Di tanto in tanto la donna vibrava leggeri colpetti con un sottile bastone flessibile, e gli animali lentamente si spostavano di qualche metro. Il tempio è un vero gioiello di architettura: le facciate in pietra rosata sono riccamente scolpite con pregevoli bassorilievi ottimamente conservati, raffiguranti figure femminili con fiori di loto, così i frontoni sui quali sono state incise complicate decorazioni. Quasi al centro dell’area più interna sono collocate quattro statue di guardiani-scimmia, a protezione di questo luogo dedicato a Shiva.

Tutto intorno un tranquillo stagno ricoperto di ninfee fiorite, sul quale si riflettevano il meraviglioso tempio e gli imponenti alberi.

Links utili:

Unesco World Heritage – Scheda in Angkor Wat

Note:

1. remork: rimorchio trainato da una motocicletta

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