il delta del Mekong (Vietnam)

Can Tho, Delta del Mekong, 4 dicembre 2014.

Mi sono svegliato alle tre e mezza del mattino. Fuori è completamente buio e le strade sono deserte: tutta Can Tho sta ancora dormendo.

alba sul fiume Mekong (Can Tho, Vietnam)

alba sul fiume Mekong (Can Tho, Vietnam)

Non si riesce a vedere molto bene ma il cielo sembra sereno. Il furioso temporale che appena poche ore fa ha inondato la città non ha lasciato apparentemente alcun segno. Mi affaccio dalla finestra dell’albergo per guardare il marciapiede sottostante. C’è un leggero vento fresco che muove i rami degli alberi. Ho un sonno pazzesco. Mi sono dovuto alzare presto perché è prevista una lunga gita in barca lungo il fiume Mekong, alla scoperta dei mercati galleggianti della zona. Tra un po’ si parte. Ho appena il tempo di farmi una doccia, vestirmi e fiondarmi nella hall per ritirare un pacchetto: la reception mi ha preparato la colazione al sacco che mangerò in barca. Poco dopo arriva la mia guida: una ragazza carina, dal fisico esile e dai lungi capelli neri e lucidissimi, che mi illustra il programma della giornata. Ci presentiamo. Il suo nome vietnamita per me è difficile da pronunciare. Mi spiega che significa più o meno “rubino”: si fa pertanto chiamare Ruby. Ci incamminiamo e in pochi minuti raggiungiamo il molo, dove ci sta attendendo un’imbarcazione a motore. Una cosa che già avevo notato il giorno precedente è che a Can Tho condurre le barche sembra essere un lavoro tipicamente femminile. La barcaiola è una donna robusta dal viso sorridente. In pochi secondi tutto è pronto per iniziare a navigare lungo il fiume.

Il delta del Mekong è un’area molto estesa. Il grande fiume, proveniente da nord, in queste zona si dirama in tantissimi corsi d’acqua che bagnano una vasta pianura densamente coltivata. Nel delta si trovano molti paesini rurali, fatti di case costruite praticamente sull’acqua. Can Tho forse è la cittadina più interessante della zona: ha un bel lungofiume, interessanti templi e pagode e, a mio avviso, è un luogo perfetto per organizzare una breve crociera sul fiume alla scoperta dei numerosi mercati galleggianti. Si tratta di numerose grandi imbarcazioni per il trasporto di merci che, di mattino presto, si riuniscono in precise zone del largo corso d’acqua, dando vita ad un vivace e frequentato mercato dove si può acquistare diverse qualità di frutta e verdura.

imbarcazione nei pressi del mercato galleggiante (Can Tho, Vietnam)

imbarcazione nei pressi del mercato galleggiante (Can Tho, Vietnam)

La nostra barca procede abbastanza lentamente lungo il fiume che, in questo momento, scorre placido. Tutto appare molto diverso rispetto al giorno prima quando, passeggiando nei pressi della statua di Ho Chi Minh, avevo osservato che il vento teso carico di umidità increspava l’acqua sotto un cielo plumbeo. Dopo circa un’ora compaiono le prime luci dell’alba: dietro alla rigogliosa vegetazione della sponda orientale del fiume, il sole comincia a tingere di un arancione intenso tutto il cielo circostante. Non c’è una nuvola e si prospetta una giornata stupenda. Il corso d’acqua un po’ alla volta si allarga formando una specie di piccolo lago. Le mangrovie tappezzano le rive del fiume e, verso l’entroterra, spiccano numerose palme da banane. Raggiungiamo quindi la zona dove si sono riunite le imbarcazioni del mercato. E’ tutto un tripudio di suoni e colori. Ruby mi spiega che ogni imbarcazione monta una lunga asta sulla cima della quale viene appeso un campione della merce venduta. Zucche, banane, ananas, ortaggi: in questo modo, anche da lontano, è possibile capire dove poter comprare quello che serve. Le prime luci del mattino colorano di blu tutta la zona. Sulle imbarcazioni molte persone sono intente a mangiare fumanti piatti di noodles, gli spaghettini di riso in brodo che sono una sorta di piatto nazionale del Vietnam. Si avvicina a noi un’imbarcazione a remi, più piccola delle altre: si tratta di una venditrice ambulante di bibite.

venditori di frutta sul Mekong (Can Tho, Vietnam)

venditori di frutta sul Mekong (Can Tho, Vietnam)

Ora il cielo comincia ad essere di un azzurro intenso e il sole rende scintillanti tutti i colori. Continuiamo a navigare per dirigerci verso un posto che si trova a circa mezz’ora oltrepassato il primo mercato, verso una fabbrica artigianale che produce spaghetti. La fabbrica non è grande. In uno spiazzo riparato da un tetto di paglia una donna sta bollendo il riso in un grande pentolone. Il riso mischiato all’acqua produce una sorta di pasta morbida e bianca che viene distesa su grandi piani circolari di vimini che poi vengono posti al sole ad asciugare. Una volta asciugata la pasta viene tagliata in forma di spaghetti e il risultato finale è eccezionale. Intanto comincio ad avere un po’ di fame e penso che addentare un paio di frutti passeggiando tra la vegetazione sulla terraferma è proprio quello che ci vuole. Ruby mi fa notare una griglia sulla quale si stanno arrostendo alcuni animaletti. Mi dice, non so se stia scherzando, che probabilmente sono topolini. Continuiamo la navigazione verso un secondo mercato fluttuante. Mi accorgo che è quasi mezzogiorno e il tempo è letteralmente volato come vola ora, filante, la nostra barca sul fiume. Il sole è veramente abbagliante: l’acqua, come un enorme specchio, riflette la luce e tutte la mangrovie delle rive appaiono ora verdissime. Noto che Ruby si copre il volto: mi dice che secondo il gusto estetico orientale non sempre alle donne piace avere la carnagione abbronzata ed è per questo motivo che, specie con le giornate di sole, si vedono molte ragazze che indossano vestiti a manica lunga e guanti. Oltre ai consueti cappelli conici di foglie intrecciate (o altri cappelli più moderni) a tesa larga. Questo secondo mercato è molto più piccolo del precedente ed è a ridosso della riva ma a, differenza del precedente, sembra molto più colorato.

La gita non è finita. Risaliamo uno dei tanti canali di Mekong nel silenzio più assoluto, dove un susseguirsi di mangrovie e palme disegnano un paesaggio che sembra proprio quello di uno dei tanti film hollywoodiani ambientato ai tempi della guerra. Raggiungiamo infine un altro bel posto fatto di giardini e frutteti, piccoli stagni con ninfee, ponticelli in legno. E un ristorantino con tante amache tirate da un albero all’altro, sulle quale ci si può riposare un po’ prima di far rientro a Can Tho e poi nuovamente verso Saigon.

 Can Tho portal – Floating Market

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