Kon Tum – Vietnam

5-6 dicembre 2014

cattedrale dell'Immacolata Concezione (Kon Tum, Vietnam)

cattedrale dell’Immacolata Concezione (Kon Tum, Vietnam)

Raggiunsi Kon Tum partendo dall’aeroporto di Pleiku, viaggiando lungo una strada continuamente interrotta da lavori in corso che riducevano la carreggiata ad una sola corsia, impiegando oltre un’ora a percorrere i cinquanta chilometri a bordo di un’auto che procedeva abbastanza lentamente lungo la via polverosa. Kon Tum è in una zona isolata, alle pendici degli altopiani centrali che, verso occidente, segnano i confini con la Cambogia. E’ il centro più grande da cui si possono effettuare belle escursioni alla volta dei villaggi abitati da minoranze etniche, situati già in periferia della città. Il contesto naturale è straordinario: appena fuori il centro abitato, oltrepassando un ponte di ferro sopra il piccolo fiume Dabka, inizia una vasta area collinosa dalla rigogliosa vegetazione, facilmente perlustrabile anche con una semplice bicicletta. Appena giunto a Kon Tum mi diressi subito verso il fiume, scorgendo nei pressi, appena coperto dai folti alberi, il caratteristico tetto in paglia di una delle più grandi case tradizionali rong esistente in Vietnam. L’edificio era grandioso, interamente costruito su palafitte di legno alte circa tre metri, che sostenevano la pavimentazione dell’unica grande stanza in cui si poteva accedere salendo lungo dei tronchi d’albero intagliati che fungevano da scalinata.

al villaggio Bana (Kon Tum, Vietnam)

al villaggio Bana (Kon Tum, Vietnam)

Il sole intanto cominciava a tramontare illuminando di caldi colori lo specchio d’acqua sotto il ponte che nel frattempo avevo raggiunto. In lontananza notai una barchetta con a bordo un paio di pescatori che lentamente remavano con le pagaie e poco distante osservai alcune contadine e alcune vacche che ruminavano lungo la riva del fiume. Decisi di ritornare verso l’alberghetto dove avrei pernottato e quindi di dirigermi in bicicletta verso il centro della cittadina. Scovai un ristorantino un po’ fuori mano e, nonostante non vi fossero altri clienti, mi fermai per una veloce cena, non memorabile, a base di noodle fritti con verdure e pollo. Rientrai all’hotel quando ormai era notte. Fu divertente, in quella fresca sera, inforcare nuovamente la bicicletta e percorrere, nella penombra, le stradine di Kon Tum dai nomi stranissimi che si assomigliavano un po’ tutti. Al termine di una breve salita, lungo una delle strade principali, fui incuriosito da alcune luci e da una musica che proveniva in lontananza. Sul sagrato illuminato della austera Cattedrale della Immacolata Concezione, tutta in legno scuro, una moltitudine di bambini di tutte le età stava cantando e ballando divertita sulle note di allegre canzoni.

a Kon Tum (Vietnam)

a Kon Tum (Vietnam)

Capii subito che quei simpatici bimbetti erano gli sfortunati ospiti dell’orfanotrofio che si trovava appena dietro la chiesa e che gli animatori erano i missionari che si prendevano cura di loro. La notte a Kon Tum passò tranquilla. L’hotel era abbastanza piccolo ma molto accogliente e silenzioso. Trascorsi la mattinata seguente perlustrando in bicicletta la zona rurale aldilà del fiume. Oltrepassai nuovamente i villaggi della periferia, con le modeste case costruite con vecchi mattoni, nei pressi delle quali c’erano sempre numerosi bambini che mi salutavano ridendo. Le abitazioni avevano piccoli cortili nei quali se ne stavano galline, vitelli e cani. Incrociai in più di un’occasione contadini su pesanti carri trainati da buoi e donne con attrezzi agricoli e stivali che si stavano dirigendo verso le risaie.

Appena oltrepassato il fiume, imboccai una strada sterrata che saliva lentamente verso la zona più collinosa. Il paesaggio era magnifico, una distesa di canne da zucchero dai fiori bianchi che sembravano piume e, sullo sfondo, il profilo dei monti. Continuando sulla strada sterrata si vedevano risaie, prati, palme da banane con le ampie foglia cadenti, capanne in legno nei pressi di piccoli appezzamenti di terreno acquitrinoso. Ad un certo punto imboccai uno stretto sentiero che, diramandosi dalla via principale, saliva decisamente.

casa rong (Kon Tum, Vietnam)

casa rong (Kon Tum, Vietnam)

Scoprii di incanto un altro villaggio, semi nascosto, adagiato su una radura verdeggiante. Su tutta la circonferenza dello spiazzo c’erano modeste abitazioni e su un lato una chiesa cattolica, dagli interni colorati, con un piccolo cimitero attiguo. Ma l’edificio più affascinante era proprio al centro dello spiazzo.

Un’altra imponente e magnifica casa in stile rong dal tetto di paglia sorgeva su quel prato verdissimo stagliandosi sul cielo azzurro e luminoso. E all’ombra della casa, sospinto da una tenue brezza, sventolava il vessillo rosso con la stella gialla del Vietnam.

Links utili:

Kon Tum Government Home Page (Vietnamita)

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