Imponenti bastioni color sabbia si affacciano sulla costa frastagliata battuta dalle onde oceaniche. Dalle mura merlate spuntano grandi cannoni risalenti al periodo spagnolo e, agli angoli del perimetro, svettano massicce torri fortificate. Essaouira è una città che merita senz’altro una visita ed è facilmente raggiungibile anche da Marrakesh (circa 3 ore) per mezzo di comodi autobus che prestano servizio regolare tutto il giorno.
La strada da Marrakech in effetti non è molto interessante e ci si mette non poco ad uscire dal traffico della città per raggiungere svincoli e rotonde che conducono all’autostrada e poi ad una superstrada veloce. Il panorama di tanto in tanto offre tuttavia dei bellissimi scorci sulla catena dell’Atlante innevato, sulle vaste zone coltivate, sugli ulivi. Poi un’ultima salita e una discesa tortuosa ed ecco che, quasi improvvisamente, si scorgono da lontano il mare azzurro, le palme che costeggiano una striscia di sabbia dorata e, poco dopo, il profilo fortificato di questa bella ed insolita città. Essaouira a mio avviso è affascinante, sia se viene osservata da fuori, sia visitando il suo interno. Oltrepassato uno dei numerosi varchi delle mura, si apre la città vecchia con la sua medina. Qui è tutto un susseguirsi di bancarelle, piccoli negozi, locali. E’ un luogo forse un po’ troppo turistico ma comunque pieno di vita e con una bella atmosfera raccolta. Le vie principali sono animate, colorate e rumorose. Di tanto in tanto si aprono delle piccole corti dove si affacciano caffè e negozietti di souvenir, oppure degli stretti passaggi dove sono esposti tappetti e tessuti che assorbono i suoni e donano un clima di silenzio e tranquillità. Camminando verso ovest si raggiunge facilmente la parte di fortificazione a ridosso del mare. In questo luogo conviene dilungarsi per un po’ e passeggiare lungo il perimetro, salendo su una delle torrette per osservare tutto dall’alto. Il mare sottostante è molto mosso e le onde si infrangono sulle rocce scure e ruvide battute dal vento. L’acqua sembra proprio gelida.
Poco più al largo si notano alcuni isolotti disabitati o meglio abitati unicamente da migliaia di gabbiani che in questa zona sono onnipresenti. Poco oltre una piccola barca di pescatori avanza lentamente controcorrente. Si può salire anche sulle terrazze agli ultimi piani dei caffè per sorseggiare qualcosa di caldo in questa giornata ventosa e fresca (è il primo giorno del 2017!). C’è un sole stupendo e quasi nessuna nuvola in cielo. Essaoura è bella anche da fuori. Ci si può incamminare verso il porto vecchio, fuori dalle mura, fino ad una coppia di torri massicce da cui si può osservare tutta la città vecchia chiusa nella sua fortificazione. E’ un altro posto a mio avviso incantevole: il profilo della città, le onde del mare, le torri e i cannoni, le decine di barche da pesca blu accatastate una a fianco all’altra e, più lontano, i pescherecci che stanno tirando le reti a riva sotto mille gabbiani svolazzanti. Trovo che Essaouira sia per molti versi incantevole. Sarà che sono veneziano e che sono legato all’acqua, sarà che mi sono assai famigliari l’odore pungente dell’acqua salata e delle alghe, il fascino decadente di alcune barche in legno attraccate sui moli… Sarà per tutto questo ma Essaouria decisamente mi è piaciuta. Come mi è piaciuto, per una volta tanto, fermarmi in uno numerosi ristoranti smaccatamente per turisti che si affacciano nei pressi della piazzetta antistante il porto vecchio solo per godermi la vista e l’atmosfera marina di questa città… e poi passeggiare fino alla spiaggia un po’ desolata e ventosa e osservare mia figlia di nove anni, assai divertita, che si bagnava le mani nell’acqua fredda dell’oceano…
Link utili:
Unesco World Heritage – Scheda della medina
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