Bago (Myanmar – Birmania)

Bago 22 novembre 2015.

Kyaik Pun, Bago (Myanmar - Birmania)

Kyaik Pun, Bago (Myanmar – Birmania)

La discesa dal Monte Kyaiktiyo, a bordo di un pick-up, fu molto veloce e in poco tempo raggiunsi Mr Wonnyang che mi aspettava alla base del grande parcheggio in paese. Ci fermammo in un piccolo chiosco per mangiare qualche cosa prima di far ritorno verso Yangon. La scelta di visitare il Golden Rock di mattina, e lasciare Bago (Pegu) per il pomeriggio, sembrava rivelarsi giusta. Ci sarebbero volute almeno un paio d’ore per raggiungere l’antica capitale del Myanmar meridionale e durante il viaggio avrei potuto rilassarmi, magari dormendo un po’ dopo la levataccia della mattina. Il viaggio fu piacevole e tranquillo: ripercorremmo le stesse strade dell’andata, passando per piccoli paesini rurali contornati da campi e risaie, attraversando un paesaggio verdeggiante e ondulato. Come all’andata di tanto in tanto si doveva moderare l’andatura a causa dei pesanti e lenti camion sgangheratissimi che procedevano arrancando appena la strada si faceva più tortuosa o ripida. Superare gli ingombranti automezzi con il piccolo taxi era sempre un’impresa un po’ rischiosa. Raggiungemmo Bago verso le 4 del pomeriggio: l’ora a mio avviso più bella per visitare una città a queste latitudini e in questo periodo dell’anno.

Naung Daw Gyi Mya Tha Lyaung (Bago, Myanmar - Birmania)

Naung Daw Gyi Mya Tha Lyaung (Bago, Myanmar – Birmania)

E’ in questo momento che il caldo si fa meno opprimente e il sole un po’ basso rende i colori meravigliosi e caldi. Bago in principio non mi colpì per niente, anzi a prima vista la trovai assolutamente insignificante e anonima. Ma quasi subito mi dovetti ricredere. La città è piena di edifici sacri, antichi palazzi, giganteschi Buddha e aree di foresta lussureggiante. Osservai sorpreso l’imponente stupa della Shwemawdaw Pagoda, ancora più alto di quello della pagoda di Yangon, tuttavia meno appariscente in quanto coperto in gran parte da una enorme impalcatura di legno intrecciato. Nel bel cortile centrale c’erano centinaia di persone che passeggiavano o pregavano nei pressi di una delle innumerevoli nicchie, statue o altari con le effigi divine. Poco lontano dalla pagoda due giganteschi Buddha, con i lobi delle orecchie molto grandi, se ne stavano sdraiati: l’antico Shwe Tha Lyaung di oltre 50 metri di lunghezza, placidamente disteso sotto un moderno padiglione coperto, e il recente Naung Daw Gyi Mya Tha Lyaung, statua di oltre 70 metri edificata nei primi anni 2000, immersa in un bel giardino rigoglioso. Intorno al basamento c’era un gruppo di ragazzi seduti all’ombra di quella grande statua. Come sembravano minuscoli anche solo rispetto ai piedi di pietra della scultura, lunghi probabilmente più di tre metri!

Bamayathana, interno (Bago, Myanmar - Birmania)

Bamayathana, interno (Bago, Myanmar – Birmania)

Velocemente raggiungemmo un altro luogo interessante, il tempio con quattro gigantesche statue di Buddha sedute a gambe incrociate e appoggiate di schiena una contro l’altra: sculture anch’esse moderne con colori che letteralmente scintillavano sotto la luce di quel meraviglioso sole pomeridiano. Visitammo infine l’area archeologica più defilata, nei pressi di una radura cinta da vegetazione tropicale. Era il luogo degli scavi dell’antico palazzo reale di Kambawzathadi dove si possono ammirare le antiche fondazioni in legno della sala delle udienza, il grande palazzo dorato completante ristrutturato e la sala del trono tutta decorata con piastrelle gialle, luccicanti e magnifiche. Guardando verso l’orizzonte notai alcune sagome, bianche e oro, di stupa in lontananza che sbucavano dalla sommità delle palme, mentre il sole cominciava a tramontare. Bella questa città. Per molti versi assolutamente sorprendente: piccola ma interessantissima e molto accogliente. Un’altra bella escursione in una giornata perfetta, che purtroppo stava volgendo al termine.”E’ ora di rientrare a Yangon?” domandai a Wonnyang che mi rispose con un cenno della testa indicando il cielo.

In poco tempo le strade sarebbero diventate buie e trafficate.

Link utili:

Myanmar Tourism Ministry – web site

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